UN TERRITORIO DA VALORIZZARE ED UN TRENO DA RISCOPRIRE

Si sente tanto oggi parlare della necessità di valorizzare la Valdicecina, una terra particolare, dove sembra che il tempo si sia fermato, il progresso sembra aver sviluppato questi territori fino ad un determinato periodo per poi cambiare corso e dirigersi in altre direzioni. La nostra è una terra che ha fatto la storia, ma che è suo malgrado rimasta affogata nella sua stessa importanza. Da un lento ma costante sviluppo si è avuto, quasi di contrappasso, un veloce, anzi, velocissimo declino. Questa parabola ascendente, seguita da una rapida discesa è l’essenza stessa della Valdicecina, dove tutto quello che la componeva ha, chi prima, chi dopo, subito lo stesso destino.

E’ questo il caso della linea ferroviaria, la quale da linea all’avanguardia sia dal punto di vista civile che industriale, è inesorabilmente scivolata giorno dopo giorno in un disuso che ne ha determinato progressivamente una riduzione e poi un definitivo abbandono, rilegando il suo uso soltanto ai “giorni feriali” e limitatamente ai giorni di frequenza scolastica.

Un treno, e più in generale, un servizio pubblico che si rispetti non può certamente funzionare in questo modo, è sempre necessario che vi sia un minimo di efficienza nell’azione amministrativa che deve essere perseguita per finalità di pubblico interesse. E’ questo il vero problema di oggi, dobbiamo interrogarci sul fatto se una linea ferroviaria che colleghi- quanto meno- Saline a Cecina possa perseguire, ad oggi, una “finalità di pubblico interesse”. In un momento storico, come quello attuale, dove il bene principale da perseguire è la massimizzazione del profitto, forse, verrebbe subito da abbandonare la discussione, alzando le braccia al cielo e riconoscere che tale progetto è insostenibile e rappresenta soltanto una fantasia!

Andando però più in profondità, ed analizzando compiutamente la conformazione del nostro territorio, le sue peculiarità, che si basano, come un giano bi-fronte, fra delle esigenze di sviluppo turistico e dall’altro di produzione industriale, il discorso sembra cambiare, si palesa davanti a noi, come un vecchio baule scoperto in cantina, un’opportunità che, seppur lacerata, indebolita e affossata, il passato ha deciso di conservare e non di rimuovere. Il treno- primo collegamento del passato- sembra ritornare attuale, e questo si è percepito già dalla prima conferenza che abbiamo organizzato nel mese di dicembre scorso, dove cinque professori, provenienti dalle tre maggiori Università Toscane hanno evidenziato, ognuno per il proprio ambito di interesse, la sostenibilità di un ripristino e potenziamento della linea ferroviaria, sostenendo come la stessa possa ritenersi economicamente ed ecologicamente sostenibile per il nostro territorio e potrebbe rappresentare il vero motore di rilancio dell’intera Valle.

Il 23 aprile torneremo, molto più convinti di quanto non lo eravamo già nel primo incontro, ad affrontare l’argomento, ampliando ancora di più il panorama delle indagini sulla linea ferroviaria, per questo nuovo evento, che si svolgerà con modalità on-line sulle pagine Facebook sia di Proloco Saline sia di SOS Volterra, abbiamo ancora allargato la presenza degli attori, oltre ai professori universitari, potremmo contare sulla presenza dell’Assessore della Regione Toscana alla Mobilità, Dott. Stefano Baccelli, il quale ha già rivolto parole di stima e di vero sostegno all’iniziativa e che pertanto già ora anticipiamo i ringraziamenti, l’Assessore al Turismo del Comune di Volterra, Dott.ssa Viola Luti, che rappresenterà l’Amministrazione Comunale di Volterra che da sempre ha creduto e puntato sull’importanza del ripristino e valorizzazione della linea. Sarà presente altresì la Dott.ssa Eleonora Raspi, quale presidente del Gruppo FAI di Volterra- Delegazione di Pisa, che ci racconterà di esperienze di valorizzazione di tratte ferroviarie simili alla nostra e gli Ingegneri Maurizio Chiusa e Daniele Giannetta, quali Direttori di Esercizio rispettivamente della SAD  Trasporto Locale e delle Ferrovie del Gargano, che analizzeranno con il Prof. Stefano Maggi, Marco Antonelli, Tommaso Luzzati, Massimo Macucci e Francesco Alberti come i loro territori abbiano visto uno sviluppo sia in ambito turistico che industriale grazie al ripristino e potenziamento della linea ferroviaria.

Vi aspettiamo quindi venerdì 23 aprile 2021 alle ore 21:15 sulle Pagine FB della Proloco Saline e di SOS Volterra per costruire insieme a noi una nuova storia che possa partire dalla riscoperta del nostro treno!        

Associazione Pro-Loco Saline                                                                                                                           Sos Volterra  

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